Normativa CE - China Export logo - Dichiarazione di Conformità
Il marchio CE è il Marchio di Conformità Europea: è costituito da un simbolo grafico (logotipo) apposto sul prodotto. La presenza di questo ideogramma garantisce al consumatore la conformità del prodotto a tutte le disposizioni della Comunità Europea relative al suo utilizzo: dalla progettazione alla fabbricazione, all’immissione sul mercato, alla messa in servizio, fino allo smaltimento.
La marcatura CE è in vigore dal 1993 ed è obbligatoria per poter commercializzare molti articoli all’interno della Comunità Europea (più esattamente nello Spazio economico europeo).
I beni che richiedono il marchio CE possono essere fabbricati sia in uno degli stati appartenenti alla Comunità che in un paese extra comunitario (ad esempio la Cina).
Non tutti i prodotti sono soggetti obbligatoriamente a marcatura CE: è però sempre necessaria per i giocattoli, per i dispositivi medici, per tutti i prodotti elettrici, per gli occhiali da sole e da vista, per gli apparecchi a gas o a pressione e per tutti quei prodotti inclusi nell’elenco delle direttive europee.
Ci sono poi articoli che non necessitano della marcatura CE, quali ad esempio mobili in legno, porte blindate, infissi, avvolgibili, articoli per il giardinaggio, orologi, strumenti musicali non elettrici, materassi, forbici, coltelli, stoviglieria, prodotti tessili, arredi bagno, pavimenti, rivestimenti, calzature, valigeria.
Molto spesso vengono riscontrate contraffazioni del marchio CE, sostituito da un simbolo simile il cui significato in realtà è “China Export”. Per questo è necessario che il marchio apposto sui prodotti rispetti determinati requisiti tecnici previsti dalla Comunità Europea.
Innanzitutto, il simbolo deve essere indelebile, quindi non deve poter essere cancellato o alterato senza che la modifica sia evidente. Un modo per soddisfare questo requisito è modellare o stampare il marchio direttamente nel corpo del prodotto; se è stampato non deve produrre sbavature quando viene messo a contatto con acqua o altre sostanze. Il logo CE deve essere alto almeno 5 millimetri, o circa un quinto di pollice, e va riprodotto esattamente come specificato dalle autorità europee, con la C e la E stilizzate formate da semicerchi. Si possono scaricare copie ad alta risoluzione del logo corretto in diversi formati dal sito web dell’Unione Europea.
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Marcatura CE e Certificazione CE: le differenze
Va però fatta una chiara distinzione tra certificazione CE e marcatura CE, in quanto si tratta di due cose distinte.
Il certificato CE non è sempre obbligatorio: è richiesto dalle direttive comunitarie solo per alcuni particolari prodotti, in special modo per macchinari e apparecchiature pericolose. È rilasciato da enti abilitati dopo il superamento di test (collaudi, prove e simili) effettuati su un campione di prodotto.
Ove richiesto, il certificato CE diventa parte integrante del fascicolo tecnico necessario per la marcatura CE.
La marcatura CE invece è un’attestazione obbligatoria di conformità alla legislazione europea da parte di chi immette in commercio (produttore o importatore) o in servizio determinati beni. Il marchio CE non va apposto sulle parti interne che compongono un articolo se questo viene scambiato tra utilizzatori professionali. Diventa invece necessario laddove le singole parti vengano commercializzate separatamente sul mercato (ad esempio i pezzi di ricambio). La marcatura CE non è dunque sinonimo di qualità o di made in Europe: semplicemente attesta che un determinato bene è stato realizzato rispettando i requisiti e gli standard di sicurezza delle direttive europee in materia.
Laddove non fosse possibile apporre il marchio direttamente sul prodotto, lo si può stampare sull’imballaggio o su un’etichetta.
La dichiarazione di conformità CE invece è una dichiarazione con la quale il produttore o l’importatore residente nella Comunità Europea attestano la conformità di un bene alla Direttiva 2004/108/CE.
Come si può ben capire, interpretare correttamente le normative che disciplinano la produzione all’estero e l’immissione sul mercato europeo di beni di una specifica tipologia è una questione abbastanza complessa.
Marcatura CE: approfondimenti
La marcatura CE è un simbolo che dev’essere obbligatoriamente apposto per commercializzare alcune categorie di beni all’interno dello Spazio economico europeo. La marcaura CE serve dunque a certificare, da parte del produttore, del mandatario o dell’importatore, che il prodotto è conforme alle direttive europee.
Sono esempi di direttive europee che richiedono la marcatura CE: la Direttiva macchine, la Direttiva bassa tensione, la Direttiva dispositivi medici, la Direttiva per i sistemi in pressione ecc…
Alcune direttive europee, però, possono escludere l’apposizione della marcatura CE e prevedere solo una dichiarazione o un certificato di conformità da parte del fabbricante.
In ogni caso, la responsabilità della conformità del prodotto ricade sempre sul produttore, sull’importatore o sul mandatario, a prescindere dal luogo di produzione del bene che viene introdotto nello Spazio Economico Europeo inclusa la Turchia, nei paesi dell’EFTA e anche nei paesi con cui esistono degli accordi di riconoscimento reciproco MRAs (Mutual Recognition Agreements), ossia: Australia, Canada, Israele, Giappone, Nuova Zelanda, Svizzera e Stati Uniti.
La marcatura CE può richiedere l’intervento di un organismo notificato, ovvero di un ente che si occupa di vigilare sul rispetto delle normative in fase di progettazione e produzione del prodotto. Nel caso intervenga un organismo notificato, il simbolo CE è accompagnato dal numero di identificazione dell’organismo notificato.
L’intervento di un organismo notificato (notification body) non libera il fabbricante dalle sue responsabilità, anzi, il fabbricante se ne assume altre, a fronte delle certificazioni rilasciate dall’ente notificato.
L’elenco degli enti notificati ed accreditati, in relazione alla varie direttive e con sede nei paesi dell’unione europea, area Efta e Turchia, è presente sul sito della commissione europea ed è nota come piattaforma informatica Nando (New Approach Notified and Designated Organisation).
La dichiarazione di conformità invece può essere un documento, un certificato o altro equiparabile, con il quale il fabbricante, il mandatario o l’importatore dichiarano la conformità di un prodotto ai requisiti fondamentali che ne garantiscono l’incolumità, la salute e la sicurezza nell’utilizzazione del prodotto. Una dichiarazione di conformità deve necessariamente contenere:
- Il nome del fabbricante o del suo mandatario all’interno dell’Unione Europea
- L’oggetto della dichiarazione: il prodotto, il numero di lotto e serie o altre informazioni
- I documenti contenenti tutte le informazioni volte a soddisfare i requisiti previsti
- Le norme europee di riferimento e anche la documentazione tecnica del fabbricante
- La data e il luogo della dichiarazione di conformità
- Il nome della persona, rappresentante legale del fabbricante/mandatario o società importatrice
Ci sono poi dei casi previsti dall’allegato IV della Direttiva Macchine che prevedono, per legge,
la dichiarazione di conformità da parte di un ente notificato: si tratta per lo più di macchinari particolarmente pericolosi.
In ultimo vale la pena ricordare che la marcatura CE non costituisce requisito di qualità del prodotto, ma è un obbligo previsto per legge. Generalmente è sempre legata ad un sistema di controllo della qualità aziendale, in quanto chi dichiara una conformità CE è tenuto a garantire la continuità all’interno del sistema aziendale, a prescindere se ci sia o meno una certificazione del sistema di qualità ISO 9000.
Non rientrano nel campo di applicazione della marcatura CE i requisiti legati alle prestazioni del prodotto; la marcatura CE, infatti, si riferisce al solo campo di applicazione della medesima, ovvero all’uso previsto e definito di quel prodotto.
Infine, la marcatura CE è prevista, di solito, per tutti i prodotti commercializzati nello Spazio Economico Europeo, come indicato dalla Direttiva 2001/95/CE.
Tuttavia, per alcuni prodotti indicati dall’Unione Europea, è necessario anche il marchio CE sul prodotto, secondo le caratteristiche grafiche previste dalla normativa al riguardo.
Tra questi prodotti ci sono i giocattoli e in particolare, i macchinari.
Per quanto riguarda invece gli aspetti legali, è importante ricordare che la presenza della marcatura CE consente ai prodotti di circolare liberamente nei paesi europei e area EFTA e quindi si presume si tratti sempre di prodotti conformi alle Direttive Europee.
La presunzione di conformità, in ultimo, comporta l’inversione dell’onere della prova, ovvero si può contestare il non rispetto della Direttiva specifica solo se lo si dimostra in giudizio.
Per ulteriori approfondimenti si può fare riferimento al seguente link del sito della Commissione Europea:https://ec.europa.eu/growth/policies/single-market-goods/cemarking/professionals/importers/

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