Certificazioni e requisiti: il vero punto di partenza
Se si sta progettando di avviare un’attività di importazione di un qualsiasi prodotto, il primo passo dovrebbe essere un’attenta analisi dei documenti, delle certificazioni e degli obblighi di legge da rispettare per introdurre nel territorio italiano o europeo quel tale prodotto. Se per importare un certo articolo, infatti, la legge impone la presentazione di specifiche certificazioni o il rispetto di particolari requisiti, è facile comprendere che questa condizione rappresenterà un elemento discriminante fondamentale nella scelta del fornitore. Capire quindi se un potenziale fornitore sia già in possesso di determinati attestati o requisiti o se abbia superato eventuali test di valutazione previsti dalla normativa è uno step essenziale nel processo di scelta. Per prima cosa bisognerà procedere dunque a una sorta di analisi delle caratteristiche dei prodotti che si vogliono importare e delle condizioni di legge previste per farlo. Potrebbero essere richiesti requisiti o certificazioni di conformità, test di laboratorio, particolari obblighi per l’etichettatura, certificazioni di tipo sanitario. Importare prodotti agricoli, alimentari e bevande dalla Cina o da altri paesi richiede la presentazione di certificati e il rispetto di requisiti imprescindibili.
Importare un prodotto: quali le strade percorribili?
Sicuramente è consigliabile dare uno sguardo ai principali motori di ricerca, oppure partecipare alle fiere internazionali di settore. La seconda opzione comporta ovviamente costi aggiuntivi, ma anche la difficoltà di doversi districare tra i vari fornitori potenziali.
Non di rado accade, infatti, che dopo avere partecipato a una fiera e ottenuto una serie di contatti, sorgano problematiche di tipo tecnico che spesso portano a rinunciare all’operazione di importazione. Ci si arrende, insomma, di fronte alle varie difficoltà, come la verifica dell’esistenza delle certificazioni richieste e della loro conformità alla normativa italiana ed europea, e così via. È anche vero che tanti provano a importare ma spesso incontrano ostacoli insormontabili, e magari la merce viene bloccata in dogana.
Un altro inconveniente si verifica piuttosto frequentemente quando il fornitore cinese comunica un prezzo dando per scontato che le quantità da ordinare siano superiori ai minimi di produzione da lui stesso stabiliti (i cosiddetti MOQ, o lotti tecnici); ma le esigenze qualitative e quantitative del potenziale importatore potrebbero essere differenti: quindi bisogna far sì che i diversi interessi trovino un punto di incontro.
Importare prodotti agricoli, alimentari e bevande dalla Cina o da altri paesi potrebbe richiedere valutazioni che non sono semplici come appaiono.
Capacità tecniche e requisiti professionali

L’importatore può avere l’esigenza di personalizzare, adattare, customizzare un bene che già viene prodotto in virtù di precedenti accordi commerciali, oppure che verrà prodotto su sua specifica richiesta. Potrebbe trattarsi semplicemente di creare un packaging personalizzato, ma anche di costruire di un macchinario con caratteristiche specifiche, che richiederà necessariamente almeno il possesso del certificato CE per essere introdotto nel territorio europeo. In casi del genere non è facile valutare se il fornitore scelto abbia i prerequisiti tecnici e professionali necessari. Non di rado capita che il consulente si trovi a dover orientare la scelta del cliente su un fornitore che apparentemente è meno appetibile di altri. Ad esempio, può succedere che uno dei candidati per una fornitura professionale comporti un costo leggermente superiore ad altri, ma che questo sia giustificato da fattori maggiormente professionalizzanti: il costo superiore verrà ampiamente ripagato nel tempo dall’efficienza della fornitura. Importare prodotti agricoli, alimentari e bevande potrebbe richiedere un supporto professionale quando sia necessaria la customizzazione del prodotto.
Campionature, prototipi e supporto alla vendita

Un’altra variabile nella definizione dell’attività di importazione è la possibilità di ricevere prototipi o campioni in anticipo; ma questo non sempre è possibile, oppure è un’opzione che può comportare costi molto elevati. Vanno dunque esplorate tutte le possibilità per essere certi di trovare quella migliore. Inoltre, per alcune categorie di prodotti, oggi più che mai è necessario disporre di strumenti di supporto alla vendita, quali immagini digitali in alta risoluzione, video promozionali, cataloghi online e così via. In vent’anni di esperienza sul campo abbiamo spesso sperimentato il trasferimento all’estero della produzione degli strumenti di supporto commerciale, sgravando l’impresa importatrice dall’impegno e riuscendo a predisporre tutto il materiale necessario per incentivare le vendite prima dell’arrivo della merce. Importare prodotti agricoli e bevande potrebbe richiedere un supporto professionale per facilitarne la commercializzazione.
Avvalersi di un consulente
Un consulente può garantire una serie di vantaggi commerciali derivanti dall’aver maturato esperienza, competenza, idee, conoscenza del territorio.
Tutti fattori che consentono di far fronte alle eventuali problematiche connesse ad un processo articolato quale l’importazione di prodotti agricoli, alimentari o bevande.
Attraverso una strategia di internazionalizzazione volta a ottimizzare le procedure di importazione di materie prime, di prodotti finiti personalizzati, di macchinari e così via, possiamo garantirti la riduzione dello spreco di risorse e di tempo e dare finalmente alla tua azienda l’opportunità di conseguire un reale vantaggio competitivo sui tuoi concorrenti.
Non indugiare oltre…